Arrivati a fine gennaio, trascorsi quindi 8 mesi (anzi, quasi 9?) dall'arrivo, è giusto, o perlomeno naturale, giungere a qualche riflessione.
Si vive meglio qua o si vive meglio là? La casa la prendiamo qua o la prendiamo là? Da norditalica, forse certe abitudini finne non mi sembrano così poi strane. Se fossi da più giù probabilmente alcuni atteggiamenti sarebbero da linciare.
Cibo: quasi tutti i cibi locali mi piacciono, ma continuo a preferire la cucina italiana. Alcune cose sono veramente buone, ma devono smetterla però di chiamare "PIZZA" quel surrogato con le uova nell'impasto (le pizzerie sono 95% dei turchi) e di dirmi che la pizza italiana non è così buona come quella finna, perchè sopra non ci mettiamo molte cose. ARGH. (discorso analogo con la pasta).
Paesaggi: va beh, non si può confrontare. Troppa diversità. Stupendi noi con l'arte, stupendi loro con la natura.
Rispetto verso gli altri: vince la Finlandia.
Rispetto verso l'ambiente: no comment.
Politica: loro non hanno Silvio, quindi si risparmiano tante risate.
Stranieri: ovviamente il peggio del peggio arriva in Italia, qui siamo ancora lontani (e spero per molto) dall'arrivo di linea, ormai, dei gommoni (he, vorrei ben vedere..) comunque quei russi (o quel che sono) che provano a varcare la frontiera (la foresta) li trovano subito e li rispediscono da dove son venuti. Mica gli allestiscono campi accoglienza.
Soldi: costa tutto di più tranne il latte e le case, ma gli stipendi sono proporzionati.
Pallavolo: sotto tutti gli aspetti, meglio in Italia. Anche perchè nessuno minaccia l'arbitro.
Alcool: costosissimo e grande problema, sia qua che in Italia per motivi diversi, ma almeno qui i controlli ci sono. Ti fanno un superculo così. E l'alcol test due volte in 10 minuti su 2 strade diverse non mi era mai capitato.
Tecnologia: ovvio che qua son più avanti. Noi siamo pittoreschi però.
Persone: generalmente più chiuse, di sicuro. Ho capito che ad un quasi estraneo chiedere "come va" è troppo personale e non lo chiedo più. I momenti di silenzio non sono da vedere con imbarazzo, ma come normalità. Visti dai loro occhi, e sentiti dalle loro orecchie, siamo dei casinari. E' la verità. Italia/sud Europa = Tempperamentti. Trasporti: più costosi e più lenti. Qui i mezzi pubblici però, 90% sono i orario. Non c'è però un gran che traffico (5 macchine in fila al semaforo ed è già coda!) di conseguenza, non ci sono le autostrade a pagamento, solo superstrade a 2-3 corsie in prossimità delle città più grandi.
Lavoro: (in ufficio) comincia prima e finisce prima. Pausa pranzo iperbreve (15-30 min.) Ma c'è la cucina in ogni ufficio/posto di lavoro.
Lingue straniere/ inglese: non ho problemi a chiedere in inglese, visto che dai 60-65 anni in giù lo parlano tutti. Secondo me, invece che pensare se mettere la legge sulle intercettazioni o meno, (si salvi poi chi può...) dovrebbero pensare ad insegnarcelo.
Aver paura di uscire di casa da sola: heh, a Padova, anche alle due del pomeriggio. Qui non è strano vedere i bambini tornare a casa da scuola passando per i tratti di foresta. E nemmeno quando il sole va giù.