Il saluto, da queste parti (o almeno, nella zona di Turku) é una cosa alquanto rara. Lasciamo ovviamente a parte il fatto di trovare un amico per strada. I rapporti di vicinato sono pressoché nulli, spesso e volentieri i caproni dei miei vicini si girano dall´altra parte piuttosto che fare un cenno con la testa. Non puó essere un fatto di antipatia perché ovviamente non abbiamo mai parlato. Spesso, quando si é nelle vicinanze dell´entrata del palazzo, e si vede che qualcun altro sta per entrare dal parcheggio, chi arriva primo va in ascensore, l´altro si becca le scale (nonostante in ascensore ci sia posto per 4) o viceversa. Non sento mai nessuno che parla in cortile, nemmeno quando le temperature sono piacevoli.
In palazzetto.
Essendo minimo due volte al mese a veder partite (sempre seduta allo stesso posto da 2 stagioni) ormai potrei essere di casa. Nonostante cio´, molti conoscenti fanno ancora finta di niente, e anche a distanza di due metri, non girano mai la testa per il contatto visivo, cosa che all´inizio mi dava un fastidio tremendo. Adesso lascio perdere. Se la squadra di casa sta perdendo e mi metto a battere le mani con un "mennään mennään!!" (andiamo) le facce attonite degli spettatori sulla gradinata davanti mi guardano come se stessi ballando nuda sugli spalti.
Addirittura all´entrata del Börs (discoteca) un paio di settimane fa una ragazza finna (che giustamente, dato che era sabato, non si reggeva in piedi) in fila davanti di noi (bel quartetto di italiani ridenti e assolutamente sobri) ci ha preso per i fondelli per i nostri toni vivaci nel parlare (parole testuali: "this language soo loud").
Qui é 80% sempre tutto pacato, silenzioso, a meno che non sia venerdì o sabato sera. E´sempre più facile scambiare una mail che fare due parole.
Uno ci prova, a fare il carino, a salutare, a cercare di organizzare cene/saune, fare due parole. No. E´ abbastanza deludente dopo due anni essere riuscita ad instaurare rapporti sociali solo con altri italiani che sono qui, pur avendo lavorato, essere andata a scuola (con altri stranieri però) aver giocato a pallavolo (più sport di squadra di questo...). Potrebbe andare avanti all´infinito come discorso, siamo due mondi molto diversi e ai loro occhi noi siamo tutti casinisti, suoniamo il mandolino quando ci facciamo il giro in gondola e siamo pelosissimi. Loro per noi sono tutti biondissimi e altissimi, guidano le slitte e addentano gli alberi con i loro denti pulitissimi.
Abbiamo da imparare entrambi dall´altro in cose diverse... ma nessuno mi aveva detto che era così difficile.