domenica 7 dicembre 2008

Yo


Che non sta per il simpatico gioco del tempo dei nonni, ne per un bisillabo rap, bensì per un'abbreviazione di Ylioppilastutkinto, ovvero la maturità (dopo Liceo).
Negli Stati Uniti fanno un mega festone con tanto di tunica e lancio del cappello etc, noi ci limitiamo a fare gavettoni nell'ultima giornata, qui c'è una via di mezzo. 
Innanzitutto gli esami non sono come da noi svolti nel giro di una settimana alla fine di giugno, con ventilatori non funzionanti e professori di matematica che leggono il giornale durante la terza prova (eh, almeno al liceo Artistico, per aiutare...) ma vengono distribuiti nel corso dell'ultimo anno circa, e sta allo studente decidere quante materie (minimo quattro) e il livello di difficoltà di esse. 
Il periodo più comune per prendere il diploma è agli inizi di giugno, quando tutto è più facile, colorato, luminoso (viste le ore di luce) e metereologicamente parlando, leggermente più caldo. In Finlandia, a differenza delle (lasciatemelo dire) pacchiane tuniche statunitensi, dopo aver preso il diploma, si mettono un bel cappello da marinaio. 
Giusto giusto venerdì la mia sorellina acquisita ha preso il suo cappello, con tanto di premio (in assegno!!) per i suoi studi in matematica avanzata. E' un piccolo genio. 
Così fino in quel di Varkaus, con le sole 5 ore e mezza di treno (lo stesso tempo per volare a Venezia cambiando ad Amsterdam...), per assistere alla formale cerimonia. Signori in completo da pinguino (passatemi il termine) e signore in vestiti eleganti. Dopo la consegna del diploma e del cappello a scuola - solitamente sono presenti solo i familiari e qualche amico - si va tutti al buffet a casa della matricola, per il caffè pomeridiano. Infatti, a meno che non si appartenga alla famiglia dei Rockefeller, invitare gli ospiti per una cena sarebbe impossibile. Così tra caffè, spumante e torte, il tempo e i regali passano in fretta. Comune è infatti regalare al pupillo/a oggetti per la casa, visto che pochi degli universitari finlandesi riescono a studiare nella propria città natale, dovendosi così spostare a centinaia di chilometri da casa il più delle volte. La festa è stata dunque leggermente diversa dal normale, con la neve, il buio, le candele il Natale in arrivo, ma con un'atmosfera calda e piena di cibo fino a scoppiare. 
Congratulazioni di nuovo, Anu!!!

1 commento:

Unknown ha detto...

Anche in Svezia si usa lo stesso cappello!!! E poi a metà giugno gli studenti maturi vanno in giro per la città su carri colorati a cantare a squarciagola con la musica a tutto volume! Ovviamente non mancano gli alcolici...