mercoledì 11 marzo 2015

Periodica (non) nostalgia

Un paio di giorni fa ha cominciato a splendere il sole a Turku, quello primaverile, e anche se non é stato un inverno finlandese da novembre a fine marzo come al solito ( di neve se ne é vista poco e le temperature erano attorno allo zero) questo debole tempore risveglia le membra. Bastano un paio d´ore di raggi di sole che i turkulesi si rovesciano a fiumi - o a ruscelli, data comunque la scarsa popolazione- per le strade o nelle mete "turistiche" locali, la spiaggia Saaronniemi, la nostra Rimini. E i bambini, (che si siamo in Finlandia e in teoria dovrebbero andare fuori con qualsiasi tempo, ma io d´inverno non ne ho visti molti al parco) prendono d´assalto giostrine e campi da calcio, e si comincia a respirare. Io che mi lamento sempre, di questa Finlandia che quando non c´é ne sole ne neve non mi piace -si, lo ammetto-, resuscito e sembro la tipica sniffatrice, tutta su di giri e dall´occhio spalancato e dall´urlo facile. Ma non mi é mai servita per essere cosí, lo sono al naturale. Ma chissá che impressione faccio ai finnici. 
Beh, oggi é uno di quei giorni che benedico il fatto di essere via dall´Italia. Si perché non é giusto che uno venga assolto cosí. L´ennesima presa per i fondelli, che tutti sapevamo che andava a finire cosí ma un pó ci si sperava, a non farsi prendere in giro da tutta l´Europa ma invece ecco di nuovo, brava Italia, complimenti. 

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