mercoledì 1 aprile 2009

Tanto per restare in tema

Stanno moltiplicandosi le attivitá italiane a Turussa (Turku+ ssa= in Turku).
Sono appena tornata da una divertente giornata lavorativa passata a scontornare foto di "prodotti medici" (e non in senso ironico).
La "tavola calda" Burro & Salvia nel giugno 2008

Fermatami in kauppahalli a prendere la pizza (non turca ovviamente, ma fatta da Angelo), il pizzaiolo mi ha aggiornato sui fatti, e, oltre al ristorante, alla gelateria, alla tavola calda, ora é arrivato a Turku il Barbiere italiano. Ero passata qualche giorno fa in bici, e vedendo il nome in vetrina ho pensato ad un altra bufala finna... invece é proprio italo. MA  era ora!!! Sono andata solo un paio di volte da due diverse parrucchiere finne, e tutte e due le volte hanno sbagliato il colore, facendomi ugualmente sborsare una valanga di euro finni. 

"Leggendo" nel Turun Sanomat di oggi, si scopre un´altra attivitá italiana arrivata a Turku: quella della vendita di vestiti di marca falsi. Nell´articolo, si capisce che questo venditore napoletano cerca di vendere cappotti a 500-600 euro spacciandoli per veri, in modo frettoloso, con la scusa di dover prendere l´aereo, e parlando per lo piú in italiano. Colui che ha scritto l´articolo, specifica inoltre che non tutti gli italiani sono cosí (purtroppo la nostra reputazione qui -e penso non solo- é tanto benvista quanto malvista), e che l´ingenuo finlandese deve ben guardarsi dal cadere nella trappola. 

2 commenti:

Gattosolitario ha detto...

E vai di figure di xxxxx, ma che li pozzino certi italiani... come ho scritto da Ruggi, il barbiere italiano sarebbe una benedezione da queste parti!!!

SuomItaly ha detto...

La notizia dei cappotti sembra uscita dalla sceneggiatura del film di Nanni Loy "Pacco, doppio pacco e contropaccotto" :)