lunedì 3 novembre 2008

Delucidazioni sulla Lentopallo in Finlandia



lo stemma della città di Rusko 


Innanzitutto, lentopallo (lento = volo, pallo = palla) ma comunemente detta lentis. Si perchè i finni, avendo parole mostruosamente lunghe ed impronunciabili (evidentemente anche per loro) abbreviano un pò tutto. Ma di questo, ve ne parlerò un'altra volta. 
A 5 giornate dall'inizio campionato, il Ruskon Pallo (ovvero la mia squadra) si trova alla 4 posizione in classifica (girone di 10 squadre). La Raision Loimu (o il Raision Loimu..boh.. sempre con il subbio del "il Padova" ma "la Giotto".. qui poi non esiste il femminile e il maschile nell'articolo, è tutto generale, comunque) è invece 1° in testa - da specificare però, che non hanno ancora giocato contro le squadre più forti - con un Jeronimo Nicola che fa il suo dovere di opposto (mi viene in mente Mikko Oivanen agli europei dell'anno scorso, se qualcuno ricorda..).
In ogni caso, ci sono notevoli differenze che mi sono balzate all'occhio. Innanzitutto, il fatto che si arriva 1 ora e un quarto prima del fischio d'inizio (e fin quà tutto normale, direte voi), ma non per fare un buono stretching, bensì per andare fuori a correre (cosa che, mi dispiace, ma sono riuscita a fare le prime due giornate, ieri che eravamo sotto 1, proprio non ce l'ho fatta..). Poi si spazia dallo stretching individuale alla corsetta, per poi passare alla classica palla a coppie. Una cosa che un pò mi disorienta è l'arbitro, che non fischia i 6 minuti, tanto meno i due, così si arriva a fare anche 10 minuti di battute e si perde il ritmo. Un'altra cosa che non c'è, è il riconoscimento. In Italia, una cosa importantissima è, quando si arriva in palestra, dare il documento al dirigente (almeno fino in prima divisione), per poi a metà riscaldamento (o prima) andare nello stanzino minuscolo dell'arbitro e mostrare faccia e maglia. Qui non vale. Ognuno si paga la sua licenza all'inizio (il costo varia da livello a livello) e fine. Niente "Cognome? .."nome, numero" niente ansia da dimenticanza patente e/o C.I. Niente scambi da parte di giocatrici/ori della categoria più alta (quale società poco seria no l'ha mai fatto?!), poco male che sulla licenza di foto non ce ne sia traccia. 
Poi, ad un certo punto, dopo le battute, l'arbitro fischia per l'inizio. Si va alla panca, il valmentaja (allenatore) dice qualcosa (che io non capisco, ma non è colpa sua!! ) e poi l'arbitro ri-fischia e si va in campo. Niente saluto. Ovviamente in Liiga c'è lo speaker che enuncia giocatore per giocatore, come da noi. Fanno il saluto in riga. Noi no, si entra, si gioca e a fine partita, si va sottorete a stringere la mano, dicendo KIITOS (grazie) all'altra squadra per aver percorso tutta quella strada per venire a giocare. 
La cosa bella è che sono l'unica a protestare per le doppie, che se venissero fischiate non darebbero spazio al gioco. Poco male, visto che il signore sul seggiolone non capisce un'acca di quello che dico (anzi, una HOO). 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

e brava Giulia! divertente il racconto sulle differenze delle due pv...io credo che sarei come te, sempre a protestare, contenta del fatto che non capiscano una HOO! almeno li non prenderei sin bin! ciao, Mel

Anonimo ha detto...

Mitica!!!!
http://www.youtube.com/watch?v=Ph3O_QVF7mU&feature=related